L'anima del mondo
1999
James Hillman con Silvia RoncheyRizzoli
”La psiche come anima mundi, l'anima del mondo prima stoica e poi neoplatonica, esiste, ha scritto Hillman, ‘da quando esiste il mondo stesso, e quindi l'altro compito della psicologia è ascoltare la psiche che parla attraverso tutte le cose del mondo, recuperando in questo modo il mondo come luogo per l'anima e dell'anima’. Come ha scritto il poeta-filosofo americano Wallace Stevens, ‘è più difficile trovare la via attraverso il mondo che la via al di là del mondo’. In questo senso, dinanzi a qualsiasi discorso religioso e di fronte al rischio sempre presente di confusione tra psicanalisi e discipline spirituali, Hillman continuamente rivendica e puntualizza la sua specificità di psicologo, e cioè scrutatore e geografo del cammino terrestre della psiche, o suo, come scrive, patografo.” (Da “La passione di Hillman per l’anima”, postfazione di Silvia Ronchey)
“James Hillman, americano di origini viennesi, psicanalista, seguace di Jung, ha riportato al centro della psicologia e del pensiero contemporanei un’idea antica e universale, ma accantonata in Occidente nel corso dell’ultimo secolo: l’idea di ‘anima’. Eppure non è un mistico né un contemplativo: è un intellettuale lucidissimo che ha indagato in libri acuti e spregiudicati (fra i tanti, quello che ha recentemente conosciuto un successo mondiale, Il codice dell’anima) le radici e lo spirito della nostra civiltà. ‘E’ un occidentale scettico, è un iconoclasta’, come scrive Silvia Ronchey all’inizio di una conversazione che diviene ritratto e autoritratto del grande studioso e una riflessione ad alta voce sulla condizione umana. Che parli dell’anima che ‘ci sceglie per vivere la sua vita’ o del marxismo come terapia per un mondo in cui ‘gli economisti hanno assunto un ruolo che un tempo era dei prìncipi o dei preti’, della natura come organismo vivente, animato, parlante o dell’importanza del ‘senso dell’irrealtà’, Hillman scuote i nostri pregiudizi e illumina di un nuovo significato il mondo che ci circonda. Basti pensare alle pagine memorabili dedicate alla rinascita degli dèi pagani nelle strutture portanti della vita odierna: Marte nella violenza e nella velocità della televisione, Venere negli allettamenti della pubblicità, Mercurio, messaggero divino, nella rete che ci unisce ovunque siamo, Internet… L’anima del mondo, che si conclude con un importante saggio critico di Silvia Ronchey e con la prima bibliografia completa delle opere di Hillman in italiano, diviene così l’introduzione ideale a uno dei pochissimi pensatori di oggi davvero capaci di rivoluzionare le nostre concezioni, il nostro modo di essere, questo mondo.” (Dal risvolto di copertina)
James Hillman (1926-2011) è uno dei grandi filosofi contemporanei oltre che il più illustre esponente della psicanalisi di matrice junghiana. Allievo diretto di Carl Gustav Jung e dopo di lui direttore dello Jung Institut di Zurigo, ha insegnato nelle università di Yale, Syracuse, Chicago e Dallas. Tra le sue opere ricordiamo il Saggio su Pan (1977), Il mito dell’analisi (1979), la Re-visione della psicologia (1983), Anima (1989, nuova edizione 1999), Il codice dell’anima (1997).
Incontro con James Hillman.