Ipazia. La vera storia
Ipazia, la filosofa pagana massacrata dai cristiani di Alessandria d’Egitto nel 415, non fu un «Galileo in gonnella», «uno scienziato perseguitato dalla Chiesa per le sue scoperte». Non fu neppure soltanto la vittima di uno scontro di civiltà tra paganesimo e cristianesimo, uno scontro peraltro forse più ricco di contaminazioni che di conflitti, come insegna la stessa vicenda di Sinesio, allievo di Ipazia e poi intellettuale cristiano. La filosofa fu vittima soprattutto del contrasto politico fra il vescovo di Alessandria Cirillo e il prefetto imperiale Oreste, cristiano pure lui ma legato a Ipazia. Il magistrale saggio di Silvia Ronchey fa giustizia di molti luoghi comuni. E, mentre smaschera le banalità laiciste, non dimentica le mistificazioni clericali che da sempre assolvono dall’accusa di essere mandante dell’omicidio il fanatico Cirillo: per i cattolici un santo ma, nella stessa tradizione cristiana bizantina, un sanguinario malfattore.