S. Ronchey, Prefazione. Nelle pieghe segrete della storia, in C. Katsougiannopoulou – S. Ronchey (a cura di), P. Schreiner, Bizantinische Kultur. Eine Aufsatzsammlung. III. Die materielle Kultur, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2011, pp. vii-xii
Per esercitare oggi un meditato giudizio storico su ciò che troppo spesso viene liquidato come “scontro di civiltà” tra oriente islamico e occidente cristiano, è essenziale non solo recuperare e ravvivare una memoria attiva di Bisanzio, una coscienza collettiva dei suoi grandi lineamenti storico-politici e storico-culturali — che abbiamo visto trattati nei primi due volumi del corpus degli scritti di Peter Schreiner — ma anche e forse soprattutto analizzare la formula della sua civiltà multietnica, scomporre nei suoi più minuti ingredienti la ricetta della convivenza, nei suoi primari elementi il millenario processo di integrazione.
Per farlo, è indispensabile discernere con attenzione e precisione quelli che solo superficialmente possono essere considerati costituenti “minori” dello studio di ciò che chiamiamo civiltà: gli elementi di quella che definiamo la sua cultura materiale, ossia, secondo il titolo di questo terzo volume dell’opera di Schreiner, die materielle Kultur. Stiamo parlando dell’economia affrontata non solo e non tanto nei suoi aspetti teorici — peraltro difficilmente coglibili nella tradizione scritta bizantina — ma anche e soprattutto nelle sue declinazioni concrete ed empiriche, nelle sue ramificazioni sottili, insinuate nelle pieghe della vita quotidiana, esemplificate nelle varie e molteplici modalità in cui giorno per giorno, in ogni singola e distinta parte dell’impero, si svolgevano, anzitutto, quei continui scambi tra popoli che ne definivano l’identità.