Nostradamus aggiornato
SI rifanno i conti sul calendario in attesa del «Grande Re»
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Che per l'estate del 1999 Nostradamus abbia previsto un evento inquietante, dei cui effetti si ha poca certezza se non quella di aver gettato lo scompiglio fra i nostri maestri di pensiero sempre più in bilico tra laicismo e cattolicesimo, è ormai ben noto non solo a esoteristi o astrologi, ma a tutto il pubblico italiano. Che si suppone abbia letto, visto e sentito, con più ilarità che terrore in queste settimane, intellettuali stimati e prelati illustri dibattere, infervorarsi e predicare sui quotidiani, alla radio e in tv. Come molti seri esegeti delle Centurie, Ceronetti per primo, avevano però fin dall'inizio segnalato, apparivano totalmente arbitrarie sia la lettura apocalittica della quartina, sia la sua identificazione con la funesta congiuntura astrale che pare abbia afflitto il pianeta lo scorso 30 luglio. Ma ora, secondo quanto altre voci segnalano, ben più terrifico potrebbe essere l'agosto. Più facilmente identificabile con l'evento celeste relativo al Grand Roy d'Effrayeur dovrebbe essere l'agghiacciante fenomeno visibile alle ore 11.10 GMT (Ora del Meridiano di Greenwich) del giorno 11 del mese prossimo: l'eclissi totale del Sole in Luna Nuova, il cui cono d'ombra coprirà la terra dalla Groenlandia all'India e al Pakistan, passando attraverso l'Inghilterra, il Nord della Francia, la Germania, l'Austria, l'Ungheria, la Cecoslovacchia, la Romania, l'Iran e l'Iraq. L'eclissi più lunga del nostro secolo (due ore e quarantuno minuti) era stata del resto citata da Nostradamus già altrove nelle Centurie, tanto che le due predizioni erano già state da alcuni esegeti riunite in una sola. Anche la data sembrerebbe indicata con esattezza. Se infatti sette mesi compiuti dal 1° gennaio 1999 ci portano al 1° agosto, occorre tenere conto della differenza tra il calendario giuliano e il gregoriano, entrato in vigore nel 1582 e cioè solo dopo la morte di Nostradamus: lo spostamento di dieci giorni segnerebbe esattamente la data dell'11 agosto. Nell'ultimo numero di Linguaggio Astrale, autorevole rivista del Centro Italiano di Astrologia di Torino (n° 115, Estate 1999, pp. 35-44), Elizabeth Teissier, una delle più accreditate voci dell'astrologia mondiale, ha pubblicato un articolo su quest'estate 999 (cifra che rovesciata, non dimentichiamo, si leggi 666, il marchio dell'Anticristo nell'Apocalissi di Giovanni), con il titolo «il transito di tutti i pericoli» dal punto di vista astronomico ed astrologico (preceduto dall'avvertenza redazionale «ARGOMENTO: CATASTROFICO ASTROLOGICO PER I MESI A VENIRE. LETTURA: NON ADATTA AI DEBOLI E PAUROSI»), Secondo Teissier, il vero «brivido del cielo» dell'11 agosto non sarebbe tanto l'eclissi in se stessa, quanto la moltitudine delle dissonanze e tensioni planetarie, che formerebbero «una grande croce cosmica». L'estate si annuncerebbe ricca di pericoli, tra cui un possibile evento nucleare (esplosione delle centrali?) e una gigantesca eruzione vulcanica, che immetterebbe nell'atmosfera milioni di tonnellate di polvere, tanta da oscurare il cielo. E tutto ciò sarebbe scritto a chiare lettere negli astri, e garantito da «Michel de Nostredame, questo Capricorno veggente».