Adotta Catullo, basta un clic
Decine di siti per entrare nel mondo degli antichi: il mezzo del futuro ci restituisce il passato
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Che Io studio dei classici sia messo al bando dalla cultura ufficiale, tutta intrisa di futuro e refrattaria a ogni manifestazione del passato, anche recente, tanto più remoto, non è più una profezia di alcuni, reazionari pessimisti: è un dato di fatto. Fra poco né il greco né il latino verranno più studiati nelle scuole: né l'uno né l'altro vengono richiesti dai «profili d'accesso» dell'università riformata, neppure per i corsi di lettere classiche. C’è chi afferma che l'eclissi del passato sia un'eredità, forse la sola, dell'ideologia bolscevica e della sua santificazione del futuro: Du passé faisons table rase, cantava l'Internazionale. C'è chi dà la colpa al mito del progresso e al demone della tecnologia. Tutti contrappongono all'estinto culto dei classici la sottocultura di Internet, la maledizione della Rete, che starebbe distruggendo il libro. Ma che cosa si trova più nelle librerie? Lì soprattutto domina il presente: un titolo non sosta che pochi mesi e poi è mandato al macero. Invece, come in una riserva sotterranea, proprio nella Rete i classici si sono impigliati e mantenuti in vita, un po' come quando, alla caduta dell'Impero romano, la tradizione antica si rifugiò nelle celle buie dei monasteri. I classici sono in via di estinzione, ma intanto, anziché una balena o un panda, potete adottare un antico romano. Formate sul computer l'indirizzo di Virtual Roma, assumete la «persona» di Cesare o di Catullo, di un aruspice o di un gladiatore, e dialogate. Se vi interessa l'antico mondo femminile, componete l'indirizzo di Diotima: Socrate e Holderlin vi approverebbero e la pagina web vi darà accesso a Women e Gender Studies dell'antichità. Il sito tedesco Pomoerium è più rigoroso, ma mai laborioso come Arachne, della North Carolina, né sofisticato come Retiarius, con le sue «emissiones radiophonicae» e i suoi haiku latini. Un link delizioso è Metis, la raccolta di archeologia virtuale con cui si può visitare la Grecia viaggiando intorno alla propria stanza. Chi è stanco dei telegiornali amerà i Nuntii Latini: tutte le notizie del mondo in latino ogni settimana. Non vi preoccupate se i progressi della pubblica istruzione hanno reso la vostra conoscenza delle lingue classiche imperfetta. Dall'Arizona o dallo Sri Lanka, dalla savana o da una malga alpina potete partecipare full immersion a uno dei corsi di cui brulica la Rete, come Latine Loquor o Smyth's Greek Grammar; esercitarvi con Declension Quiz; perfezionare grazie a Mastronarde's Ancient Greek Pronunciation Guide il vostro accento erasmiano. Altrimenti, Babelfish vi fornirà traduzioni in italiano, oltreché in inglese, e se vi annoia consultare elettronicamente i grandi dizionari, tutti disponibili on line compreso il lessico bizantino Suda, potete rivolgervi al sito Anne Mahoney's 200 Essential Latin Words, o all'agile Latin for Travellers. Se poi non vi importa sapere ma apparire, lasciate cadere nella conversazione uno dei 1000 Latin Proverbs dell'omonimo sito. Ludus Sanae Mentis provvederà alla vostra salute mentale. Certo mai quanto la Scholarly Technology Group Bible Browser Resource Page o l'Interlinear Bible, virtualmente miniata. Vi lascerete guidare da Argos, il più affidabile motore di ricerca dei classici in rete. Per orientarvi userete Perseus, un sito letteralmente mitico, finanziato dal National Endowment for the Humanities, con tutti i tragici, il Thesaurus in greco e in traduzione e un'infinita serie di link. Su Sofocle ci sono 23894 pagine web, e 1432 siti sono dedicati al solo Edipo re, che al Colosseo la scorsa estate ha indispettito critici iperclassicisti solo perché recitato in quella lingua stupenda che è il neogreco. Ma sono in tutte le lingue le diecimila pagine web su Omero. Catullo ne conta 3886, senza parlare di Virgilio, che si può scorrere online anche su antichi manoscritti illuminati. Quanto a Ovidio, c’è una homepage per gli Amici Nasonis e i Remedia amoris sono disponibili in full text 24 ore su 24. Di notte, ci si può far guidare nella lettura del cielo dagli antichi astronomi del sito Stars/ Constellations o navigare nella galassia dei siti mitologici. Amuleti e gemme utili allo scopo sono reperibili in un sito apposito, e ce n'è un altro di Medicina Antiqua: dopotutto, la più alternativa. Si può applicare ai classici quello che Jung diceva degli dei pagani: rimossi, abitano le profondità del nostro inconscio. Più gli antichi vengono emarginati, più si espandono in quell'inconscio collettivo che è il World Wide Web, Siamo in un'età di decadenza, è vero, e le tenebre del progresso ci hanno immerso in un nuovo Medioevo. Ma l'hacker texano che digita Sofocle in Laser Greek è come il monaco cistercense di altre, analoghe età in cui le vie di trasmissione della cultura avevano subito una brusca interruzione.